01/04/2021 > 21/06/2021
Pasolini è al centro del ciclo primaverile della Cinémathèque du documentaire al Bpi, che propone il suo lavoro cosiddetto documentario, oltre a una selezione di film di "Pasoliniennes e Pasoliniens" come Cecilia Mangini e la nuova guardia del cinema documentario italiano dal 1980 ad oggi.
Parte della filmografia di Pasolini è costituita da documentari. Grande figura artistica e intellettuale dell'Italia del dopoguerra falciata da un assassinio sempre circondato da misteri, ha dato il suo contributo anche agli altri scrivendo testi per commentari, spesso in stretto rapporto con il suo universo poetico e romantico. Questi film costituiscono qui un percorso, mentre una sezione è dedicata alla regista e fotografa Cecilia Mangini, i cui incroci con Pasolini sono numerosi nel corso della sua carriera. È noto che Pasolini abbia iniziato la sua carriera cinematografica come sceneggiatore, per Federico Fellini e per Mauro Bolognini. Molto meno nota è la sua collaborazione a diversi documentari contemporaneamente: Cecilia Mangini ed Ermanno Olmi, ma anche Mario Gallo. È qui che parla lo scrittore, il romanziere-esploratore delle periferie delle città e il poeta attaccato alle periferie arcaiche e ai dialetti della penisola.
Infine, questa retrospettiva offre un'estensione di questo universo con un panorama del cinema italiano dagli anni Ottanta ai giorni nostri. Tutti testimoniano echi, corrispondenze e affinità con Pasolini: Silvano Agosti, Pietro Marcello, Alessandro Comodin, Nico D'Alessandria, Tizza Covi e Rainer Frimmel, Arianna Lodeserto, Giovanni Cioni, Pippo Delbono… In totale, più di 13 film di 11 registi sarà offerto.
Tutta l'informazione qui: https://agenda.bpi.fr/cycle/pasolini-pasoliniennes-pasoliniens/
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