Nel documentario “Pasolini e la forma della città”, in onda il 07/02/1974, lo scrittore e regista Pier Paolo Pasolini spiega a Ninetto Davoli i motivi della scelta di riprendere con la macchina da presa la città di Orte per commentare il tema “la forma della città”, osservando come, a partire da una angolazione e una inquadratura particolari, siano visibili elementi moderni che deformano il paesaggio.
L’anno prima della sua morte, nel 1974, la televisione italiana (RAI) ha chiesto a Pasolini di partecipare in forma attiva a un film documentario per una trasmissione televisiva. Il risultato è stato un film poetico e di riflessione diviso in due parti, un chiaro esempio di studio di antropologia urbana mediante lo strumento del linguaggio cinematografico non finzionale. Nella prima parte del film si vede il regista in compagnia del suo attore più noto, Ninetto Davoli, nella città industriale di Orte. La seconda parte del documentario è stata girata interamente a Sabaudia, dove Pasolini si rivolge direttamente alla telecamera, concludendo in questo modo il cortometraggio La forma della città, che costituisce quasi una trasposizione in immagini delle parole che aveva scritto negli articoli, poi pubblicati con il titolo di Scritti corsari, che raccolgono alcune delle argomentazioni più brillanti della sua polemica contro l’omologazione, su cui aveva riflettuto pochi mesi prima sulle pagine del Corriere della sera.
Città Pasolini
Io e ... la forma della città
(1974)
Titolo originale: Io e...: Pasolini e... la forma della città (TV) (S)
Anno: 1974
Durata: 17 min.
Paese: Italia
Regista: Paolo Brunatto, Pier Paolo Pasolini
Sceneggiatura: Paolo Brunatto
Musica: Giuliano Sorgini
Fotografia: Mario Gianni
Genere: Documentario
Casa di produzione: RAI