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Pier Paolo Pasolini al Circolo Turati. Milano, 1972 © Letizia Battaglia/Archivio Battaglia/Tutti i diritti riservati

Articoli, recensioni d'epoca e saggi di Pasolini

"L’ho detto e ripetuto ormai decine di volte: una “seconda” rivoluzione industriale che in realtà in Italia è la ‘prima’: il consumismo ha distrutto cinicamente un mondo “reale”, trasformandolo in una totale irrealtà, dove non c’è più scelta possibile tra male e bene. Donde l’ambiguità che caratterizza i criminali: e la loro ferocia, prodotta dall’assoluta mancanza di ogni tradizionale conflitto interiore. Non c’è stata in loro scelta tra bene e male: ma una scelta tuttavia c’è stata: la scelta dell’impietramento, della mancanza di ogni pietà".

Pier Paolo Pasolini. Da "Aboliamo la tv e la scuola dell'obbligo" sul "Corriere della Sera", 18 ottobre 1975

"Sono vent’anni che la stampa italiana, e in primo luogo la stampa scritta, ha contribuito a fare della mia persona un controtipo morale, un proscritto. Non c’è dubbio che a questa messa al bando da parte dell’opinione pubblica abbia contribuito l’omofilia, che mi è stata imputata per tutta la vita come un marchio d’ignominia particolarmente emblematico nel caso che rappresento: il suggello stesso di un abominio umano da cui sarei segnato, e che condannerebbe tutto ciò che io sono, la mia sensibilità, la mia immaginazione, il mio lavoro, la totalità delle mie emozioni, dei miei sentimenti e delle mie azioni a non essere altro se non un camuffamento di questo peccato fondamentale, di un peccato e di una dannazione."

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Pier Paolo Pasolini. Da “Il sogno del centauro" a cura di Jean Duflot, Editori Riuniti, Roma (1993)

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Pasolini attacca e discute di attualità, polemizza, interroga.

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