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  • Immagine del redattoreCittà Pasolini

Nessuno conosce la vera Callas. Parla la Divina nella premiere di Medea a Londra, 1970.



Maria Callas, Pier Paolo Pasolini e Franco Rossellini nel Palais Garnier per la prima del film Medea, 29 gennaio 1970 © Bruno Mouron & Pascal Rostain/Paris Match/Tutti i diritti riservati

Maria Callas, in una intervista apparsa sull'Observer, ha parlato delle sue esperienze cinematografiche con Pier Paolo Pasolini nella Medea, in prima a Londra.


L'attrice-cantante ha detto: "Non sono mai soddisfatta del mio lavoro. Non apprezzo ciò che ho fatto bene, perché vedo ingrandite le cose che avrei potuto fare meglio. Ma, nel complesso, sono soddisfatta di essermi adattata al ruolo di interprete cinematografica".


Sulla sua collaborazione con il regista Pasolini, la Callas ha detto: "Lui è un introverso, come me. Temevo che, incontrandoci, saremmo rimasti ambedue matti, l'uno di fronte all'altra, come due grandi muraglie cinesi. Invece, riuscimmo a comunicare benissimo. Sono andata daccordo con Pasolini, perché ascoltavo ciò che mi diceva, lo discutevo e, dopo che avevamo trovato l'accordo, lo realizzavamo".


Sul film, la soprano ha commentato: "Abbiamo ridotto al minimo lo spargimento di sangue nella "Medea". Non è un film dell'orrore. C'è già troppa violenza in molti film e nelle commedie. Pasolini condivide questo atteggiamento".


La soprano, forse per la prima volta, ha ammesso di non essere stata all'altezza della sua fama, quando lasciò la scena, alla presenza del Presidente italiano, al secondo atto della Norma a Roma: "La mia voce era molto rauca. Compresi subito che non stavo cantando bene". Così, quando sentì qualche fischio, che lei ora attribuisce ad alcuni spettatori prezzolati della concorrenza, la Tigre si rifiutò di continuare, perché soffriva di laringite e di bronchite.


Maria Callas ha concluso l'intervista, dicendo: "È vero che sono una donna passionale, ma per il lavoro e per la giustizia. Sono piena di passione per l'arte e per il genere umano. La gente forse avrà un'impressione diversa di me, ma solo a causa di ciò che legge sui rotocalchi. La maggior parte delle cose che si scrivono sul mio conto non sono vere. A volte, non riconosco come me stessa la donna si cui si parla". La Medea, il suo primo film è stato accolto favorevolmente dal pubblico.


f.f. Nessuno conosce la vera Callas. Malinconiche dichiarazioni della cantante a Londra su La Stampa, Londra, gennaio 1970.
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