Roma, stazione Termini. 18 ottobre 1962
Vediamo come la stampa di allora raccontò l'arrivo de Welles per la sua lavorazione con Pasolini:
Orson Welles è disceso da una vettura-letto proveniente da Parigi, ieri alla stazione Termini, insieme con la moglie Paola Mori e la figlia Beatrice. Domani sarà sul set per interpretare la parte del regista ne La ricotta di Pier Paolo Pasolini, uno degli episodi del film ROGOPAG.
Welles, Roma. Stazione Termini (1962) © Mondadori Portfolio/Riproduzione riservata
In sostanza. Welles metterà nel suo personaggio un pizzico di satira di certi registi italiani, come Pasolini ha messo nelle parole del dialogo un pizzico di satira di tutto l'ambiente cinematografico, ingonfiato in certi filmoni storico-biblici. Ma questo è un aspetto marginale dell'episodio, che, al fondo, vuol dipingere un certo condizionamento del cinema come macchina per fare soldi. Esso narra di un produttore e di un regista senza scrupoli che realizzano un film biblico in technicolor tale da rappresentare un atto di assoluta insensibilità morale e religiosa.
Orson Welles e Pier Paolo Pasolini sul set di 'La ricotta' (1962) © Reporters Associati (Roma)/Riproduzione riservata
Vedremo così una povera comparsa affamata, scritturata per figurare uno dei ladroni sul Golgota, privata del suo cibo, che è stato arraffato dal cagnolino di una diva, divorare, con mille lire rimediate al volo, un mucchio di ricotta, rimettendoci la pelle, mentre ha ripreso il suo posto sulla croce.
Orson Welles ha appena terminato a Parigi 'Il processo' di Kafka, ed è soddisfatto del suo lavoro: "È un peccato che il film non sia potuto arrivare alla Mostra di Venezia"
Sui progetti futuri: "Adesso, questo episodio cinematografico, di cui ho letto la stesura ma di cui non ho ancora avuto occasione di parlare con Pasolini. Ne parleremo quando comincerò il mio lavoro."
Alberto Ceretto "Orson Welles arriva a Roma per il film 'La ricotta' di Pasolini" Il Corriere della Sera (1962)