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Crowdfunding: Tonino Delli Colli, mio padre. Tra cinema e ricordi

Immagine del redattore: Città PasoliniCittà Pasolini


Nell'immagine: Pier Paolo Pasolini con il direttore della fotografia Tonino Delli Colli, Roma, 1964.

Fonte: INDIRE-DIA. Ente fornitore dell'immagine: Olycom S.p.A.

Tonino Delli Colli, mio padre. Tra cinema e ricordi

Tonino Delli Colli (scomparso nel 2005), è stato un importante direttore della fotografia firmando film di grandi registi tra cui Pier Paolo Pasolini, Sergio Leone e Federico Fellini. Soprattutto con il primo si è stabilito un rapporto di grande assonanza lavorativa, “iniziando” al cinema colui che fino a quel momento era stato soltanto un importante poeta e scrittore e offrendo al secondo una svolta nella carriera a partire da Accattone, che gli valse il primo Nastro d’Argento.

Quest’anno ricorrono gli 80 anni dalla nascita di Cinecittà e anche quelli della sua professione, cominciata negli “Studios” di via Tiburtina nel 1937 come apprendista: per questo il figlio, Stefano, ha pensato di ricordarlo e, assieme, sottolineare l’importanza di quel cinema pioneristico che tanto ha offerto a quello odierno in termini di tecnica e passione. Ha scritto dunque il libro Tonino Delli Colli, mio padre. Tra cinema e ricordi, che ripercorre i passaggi più importanti della sua storia cinematografica nei ricordi di vita famigliare, fino al 1997, data dell’Oscar de La vita è bella, dopo quasi 140 film e 60 anni del più “bel mestiere del mondo”.

Il racconto offre oltre 100 foto di scena e personali (1941-2005) selezionate per la gran parte dall’archivio paterno. C’è poi una sezione di testimonianze alla quale hanno contribuito amici, colleghi, tecnici, registi, attori, costumisti e scenografi: Adolfo Bartoli, Roberto Benigni, Adriana Berselli, Nicoletta Braschi, Gabriella Caporicci, Pasquale Cuzzupoli, Laura Delli Colli, Roberto Faenza, Elda Ferri, Dante Ferretti, Giancarlo Giannini, Peppe Lanci, Raffaella Leone, Sergio Salvati, Stefania Sandrelli, Giuseppe Scaramuzza, Marco Sperduti , Carlo Tafani e Lina Wertmuller.

La prefazione è stata scritta da un suo grande collega, Vittorio Storaro.

Ad oggi il progetto non gode di sostegni economici di carattere istituzionale. L’editore Artdigiland(www.artdigiland.com) ha accettato di sostenerlo, ma occorre coprire alcune spese. Di qui il lancio di un crowdfunding. I sottoscrittori dell’iniziativa, con un contributo minimo di 15 euro, avranno il proprio nome riportato, in ordine alfabetico, al termine del libro. Con un contributo di 25 euro si avrà il proprio nome riportato nell’elenco dei sostenitori e si riceverà a casa il libro (si stimano 300 pagine, con oltre 100 immagini, un costo di copertina ipotetico di 22,00 euro). Per la presentazione del volume, l’intenzione dell’Autore e dell’Editore è di approfittare di più di una importante occasione ufficiale, entro la fine dell’anno e anche nel corso del 2018. Il crowfunding si chiuderà il prossimo 30 settembre 2017.

Per i più curiosi ecco il sommario:

-Prefazione . Tu e noi… giovani apprendisti di Vittorio Storaro

-Introduzione . Maestro, ci può raccontare qualcosa di lei?

-Profumo di casa

-Povero Totò

-Cinecittà. La prima luce

-Il neorealismo visto da fuori

-Poveri ma belli e sorridenti

-Fregene crocevia di incontri

-Pasolini. Il carrello contro natura

-La cella di Accattone

-Il trucco della Magnani

-Quel taxi, a Londra

-Tra terrorismo e commedie. Monicelli

-Quel primo “western all’italiana”

-Sergio Leone e i colori del western

-La luce del tempo. C’era una volta in America;

-« Con Fellini mi divertivo »

-La modestia della versatilità. Annaud, Ferreri, Polanski, Benigni

-Viaggio a Los Angeles. L’ultimo premio, il più bello

-“Motore,… si gira!”


1961. Le riprese nella campagna romana per Accattone.Tonino a sinistra dietro Pasolini. A destra Sergio Citti. Steso a terra, Franco Citti © Angelo Pennoni

 
 
 

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